La virtù secondo Aristotele e Spinoza: appunti per un confronto

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Abstract

Spinoza non intende rinunciare a trovare un fondamento comu-ne del bene e del male in ciò che può essere condiviso e comunea più enti. In campo morale, questo si traduce nel fondare la definizione di ciò che è veramente bene o male per gli uomini sui dettati della ragione, la quale prescrive la vita in società come il mezzo più efciente per garantire a ciascun individuo la realizza -zione della propria essenza. In tutto ciò, la posizione aristotelicarappresenta un perfetto punto di partenza in quanto si presta a una lettura “naturalista” dei valori morali, nemica di ogni denizione trascendente del bene di platonica memoria, ma anche di ognimero convenzionalismo, e in ultimo indirizzata a fare della vitarazionale la meta della crescita morale di ciascun individuo. Riadattare una simile visione ha senz’altro costi teorici signicativi che portano la posizione spinoziana, come s’è visto, a divergere daquella aristotelica su più punti. Eppure, usare Aristotele nonostante i punti di dissenso è anche una strategia polemica per mostrarecome la stessa autorità su cui tanto del pensiero scolastico che Spinoza critica è fondato, può essere invocata per difendere un progetto del tutto diverso. In ciò, la riessione spinoziana mostra come, nel cuore della polemica contro l’aristotelismo, proprio Aristotelestesso potrebbe essere un valido alleato per ripensare i progetti piùinnovativi della modernità.
Original languageEnglish
Title of host publicationEmozioni, affetti, sentimenti
Subtitle of host publicationtra natura e libertà
EditorsFrancesco Camera, Elisabetta Colagrossi, Edoardo Simonotti
Place of PublicationMilano
PublisherMimesis Edizioni
Pages101-119
Number of pages19
ISBN (Electronic)9788857571201
ISBN (Print)9788857567280
Publication statusPublished - 2020

Keywords

  • Spinoza
  • Aristotle

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